Ridurre le emissioni

Nello stesso filone dell’articolo sull’impronta di carbonio, viene qui approfondito il tema della mitigazione dei cambiamenti climatici e, in particolare, dei progetti delle singole organizzazioni per ridurre le emissioni di gas serra associate alle loro attività (o addirittura per il loro annullamento mediante compensazione).

Nonostante siano numerosi i programmi internazionali dedicati (GHG Protocol, CarbonNeutral Protocol), si fa riferimento allo standard ISO 14064-2 “Specifiche e guida, a livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell’aumento della loro rimozione”, super partes rispetto ai programmi citati e compatibile con questi.

I riferimenti alla terminologia sono riportati qui.

Ridurre le emissioni: I principi chiave della norma.

Definire operativamente un’attività di mitigazione non è facile ma necessario per assicurare che i progetti di mitigazione abbiano benefici reali. La norma stabilisce che un progetto sui GHG deve generare una “riduzione delle emissioni o un aumento delle rimozioni oltre a ciò che si sarebbe verificato in assenza del progetto stesso”. Questa definizione contiene due concetti fondamentali, relativi alla baseline e all’approccio di quantificazione, di seguito approfonditi.

Un ciclo di progetto sui GHG comprende una fase di pianificazione e una di attuazione, all’interno delle quali i seguenti requisiti vengono sviluppati.

Ridurre le emissioni: La descrizione del progetto.

I più importanti elementi sono:

  • Scopo e obiettivo, anche come quantificazione della riduzione delle emissioni o dell’aumento delle rimozioni di GHG;
  • Attività per il raggiungimento degli obiettivi;
  • Contesto;
  • Ruoli e responsabilità;
  • Piano cronologico (baseline, avvio e conclusione del progetto e frequenza delle attività di monitoraggio).

Ridurre le emissioni: Gli SSR di GHG pertinenti il progetto.

Sono gli SSR “controllati, correlati o influenzati dal progetto”. La norma stabilisce quindi che gli SSR di progetto sono solo quelli su cui lavoro o che sono influenzati dalle azioni intraprese nell’ambito del progetto (una linea, un edificio, un’attività). Non è necessario né che siano tutti gli SSR nell’ambito definito né che questo coincida con l’organizzazione. Un progetto sui GHG non implica quindi la necessità di una CF di organizzazione.

Ridurre le emissioni: La baseline dei GHG e SSR pertinenti.

È il termine rispetto a cui si confrontano i risultati del progetto, uno scenario di riferimento quindi, in cui il prodotto o il servizio oggetto del progetto vengono erogati nelle condizioni che si sarebbero verificate senza il progetto stesso.

Il concetto di baseline è fondamentale perché serve dimostrare che le riduzioni delle emissioni o gli aumenti delle rimozioni di GHG di progetto sono supplementari rispetto a quelli della baseline. Questo permette di smascherare false riduzioni delle emissioni, per esempio legate a riduzioni della produzione.

La baseline può essere statica (un anno di riferimento) o dinamica (per es. funzione della produzione).

Infine sono definiti gli SSR pertinenti lo scenario di riferimento, che possono non coincidere con gli SSR di progetto.

Ridurre le emissioni: La quantificazione della riduzione delle emissioni e/o dell’aumento delle rimozioni di GHG.

Sono stabilite le procedure per quantificare le emissioni e/o rimozioni di ogni GHG per ogni SSR pertinente il progetto e lo scenario di riferimento, a partire dai dati di monitoraggio ed eventualmente sulla base di fattori di emissione.

I progetti per ridurre le emissioni o relativi all’aumento delle rimozioni di GHG si misurano quindi per differenza tra le emissioni e le rimozioni di progetto e di baseline.

Ridurre le emissioni: Il monitoraggio.

Alimenta il processo di quantificazione e comprende le procedure per la misura, registrazione, compilazione e analisi dei dati (parametri monitorati e unità di misura, frequenza di ecc.).

La parte finale della norma riguarda il rapporto sui GHG, con prescrizioni specifiche per le dichiarazioni al pubblico.

Anche SOGESCA si impegna per la riduzione e la compensazione delle proprie emissioni.

I primi passi per ridurre le emissioni.

Dopo aver visto quali sono le metodologie di valutazione dell’efficacia degli interventi messi in atto per ridurre le emissioni, ci spostiamo sulle azioni che possono essere concretamente adottate dalle aziende per diminuire l’emissione di gas serra. Vale la pena ricordare che questo obiettivo è di importanza cruciale per le aziende, che possono così contribuire a mitigare il cambiamento climatico, adottando pratiche aziendali più sostenibili. Ecco alcune delle principali azioni che le aziende possono attuare per ridurre le emissioni:

1. Efficienza energetica: il miglioramento dell’efficienza energetica dell’azienda è uno dei modi più efficaci per raggiungere questo obiettivo. Le aziende possono condurre audit energetici per identificare sprechi e aree di miglioramento, individuando quali apparecchiature e sistemi sono responsabili maggiori dei consumi, e decidere se sostituirle con macchinari più efficienti investendo in tecnologie a basse emissioni.

2. Energia rinnovabile: l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come solare o eolica, può aiutare in maniera decisiva a ridurre le emissioni legate al consumo di energia. Installare pannelli solari sui tetti degli edifici aziendali è il primo step che ogni azienda può fare in questo senso. Inoltre, si può considerare l’acquisto di energia da fonti rinnovabili.

3. Mobilità sostenibile: spesso si pensa che la mobilità sostenibile riguardi solamente le attività dotate di una flotta di mezzi aziendali. In realtà, azioni come la promozione del carpooling tra colleghi, l’incentivo all’uso di mezzi pubblici, biciclette o veicoli elettrici, possono ridurre le emissioni legate agli spostamenti dei dipendenti. Anche azioni sull’orario di lavoro possono avere un effetto sulla mobilità: si pensi ad una pausa pranzo lunga, che permette ai dipendenti di tornare a casa per pranzo, ed a confronto una pausa pranzo breve con la possibilità di pranzare in azienda o in strutture convenzionate dimezzando gli spostamenti giornalieri casa-azienda.

4. Supply-chain sostenibile: nel pensare alla propria catena di approvvigionamento può essere determinante cercare di collaborare con fornitori che adottano pratiche sostenibili, così come scegliere fornitori situati a breve distanza geografica dall’azienda per minimizzare l’impatto delle forniture, contribuendo a ridurre le emissioni e l’impatto ambientale complessivo dell’azienda.

5. Innovazione tecnologica: un punto di importanza strategica anche, ma non solo, per ridurre le emissioni aziendali riguarda gli investimenti in tecnologie all’avanguardia, che risultano spesso più efficienti, pulite e sostenibili. Questo può contribuire a ridurre le emissioni oltre che, naturalmente, ad offrire vantaggi competitivi nei confronti della concorrenza, specialmente nel caso in cui si scelga di esplorare tecnologie d’avanguardia, diventando degli early adopters. Per fare questo serve spesso un partner che possa aiutare le aziende a identificare le aree di miglioramento e le criticità dei processi, attraverso un assessment aziendale e la successiva identificazione dei progetti di miglioramento più idonei caso per caso.

La riduzione delle emissioni aziendali è spesso una sfida complessa, ma può comportare vantaggi a lungo termine, tra cui risparmi energetici, miglioramenti relative all’immagine aziendale (evitando il greenwashing) e l’anticipo della conformità a normative di settore sempre più rigorose in merito ai parametri ambientali. Inoltre, sempre più consumatori stanno premiando le aziende che adottano pratiche sostenibili, il che può tradursi in un ulteriore vantaggio competitivo sul mercato.


Dott.ssa Paola Bottega
Progettista e consulente ambientale

Giorgio Zattini_Delta Solving Group

L’articolo ti ha incuriosito? Vuoi maggiori info? Contattaci tramite questo modulo.